Fabrizio Bertolini è l'ultimo autore di ottobre dei giovedì di Parmafotografica. Ci porta due serie di fotografie con accompagnamento musicale e si presenta raccontando che il suo approccio con la fotografia è iniziato col paesaggio e con l'architettura. Più tardi i suoi interessi si sono spostati sulla street photography e il reportage di cui ha appreso le basi seguendo workshop di Giulio Di Meo. Oggi è iscritto al giornale on-line Witness Journal che tratta temi a lui vicini. La prima proiezione è "Festa lungo il Po, Brancere Cremona" dove racconta a colori una cerimonia religiosa che si tiene a ferragosto ogni anno. I canottieri del circolo locale portano dal Po a Brancere la statua della Vergine e poi segue la processione e le funzioni religiose. L'autore è rimasto colpito dalla sobrietà della festa paesana, ancora autentica come quelle di una volta senza troppo commercio, bancarelle e mercatini. Bertolini ci mostra il succedersi degli eventi con l'occhio del turista curioso, passando dalle riprese con un medio tele a quelle più larghe e grandangolari. Dalla discussione è emerso che sistemando qualche incongruenza nella sequenza e aggiungendo alcune foto di particolari importanti la serie diventerebbe più scorrevole e piacevole. "Milano Isola" è il titolo della seconda proiezione.
L'autore introduce raccontando che a Milano nella zona della stazione Garibaldi, vicino ai grattacieli e ai palazzi di vetro da poco sorti ci sono ancora piccole attività commerciali, artigiani che sopravvivono con il lavoro tradizionale. C'è per il momento convivenza fra il nuovo quartiere finanziario e i vecchi abitanti. Bertolini ha cercato i segni di questa mescolanza con buone fotografie in bianco e nero mostrando il suo sguardo centrato sulla fotografia di strada. Emerge la ricerca dell'identità di quel luogo in evoluzione pieno di contraddizioni e sfaccettature. Spesso i giganteschi grattacieli sono una presenza lontana sullo sfondo ma presente e sempre più incombente. Anche se non appare una sequenza classica (racconto strutturato o cronologico come della prima proiezione), dalla serie fotografica esce il contrasto tra la tradizione, il lavoro manuale, la produzione di cose e la forza della finanza e del denaro che produce altro denaro. Da entrambe le serie notiamo lo sguardo di Fabrizio Bertolini che vuole mostrare senza imporre la propria visione e senza utilizzare fotografie troppo "urlate" e caratterizzate, utilizzando il suo stile sobrio e discreto. post: Corrado Pini I commenti sono chiusi.
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Marzo 2024
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