6 GIUGNO – 16 SETTEMBRE Guido Calvi. Un pioniere della fotografia a Parma Palazzetto Eucherio Sanvitale – Parco Ducale Presentazione alla città del materiale fotografico di Guido Calvi donato dagli eredi al Comune di Parma, a cura di Alessandro Malinverni. Aperta al pubblico sabato e domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30. Ingresso gratuito. Clic, è davvero molto semplice scattare una fotografia oggi, tanto che pur facendo alcune ricerche non ho trovato dati esatti su quante immagini vengono pubblicate giornalmente nel mondo. Nessuno lo sa con precisione e i dati cambiano velocemente, sono veramente tantissime. Un secolo fa invece, (soltanto cento anni fa, incredibile pensarci tenendo in mano l'ultima super-tecnologica ammiraglia reflex) le fotografie erano oggetti rari ed ottenerne una era un lavoro di ingegno e di manualità. Il fotografo doveva essere un po' artista e un po' chimico e doveva essere anche agiato visto che i macchinari per la ripresa e le sostanze chimiche per lo sviluppo erano costose. A Parma uno di quei personaggi che i posteri chiamano pionieri è stato il conte Guido Calvi. Entrando nella sala principale del Palazzetto Eucherio Sanvitale si viene accolti da grandi stampe su pannelli, l'ingrandimento estremo sgrana le immagini ma anche questo le caratterizza come fotografie d'epoca, così come gli abiti femminili e le divise militari ottocentesche. Nelle altre sale troviamo gli oggetti che facevano parte del corredo del fotografo professionista dell'epoca. Piccoli mobili per raccogliere e proteggere le lastre e per asciugare le stampe, vasi di diverse forme e colorazioni per contenere e distinguere le sostanze chimiche necessarie allo sviluppo. Poi le stampe, piccole e preziose miniature di signore in bella posa, soldati che mostrano fieramente mostrine e sciabole e uomini di scienza e cultura chini sui libri. Tante fotografie esposte serialmente una a fianco all'altra oppure raccolte in eleganti libretti che le incorniciano e proteggono. Calvi produsse anche riproduzioni di opere d'arte che vennero pubblicate come illustrazione in libri come la Divina Comedia, ne vediamo qualche tavola. Bene a fatto Parma a dedicare la mostra a Guido Calvi, oggi quasi dimenticato come molti altri "pionieri" ma importante, come tutti coloro che costruiscono fondamenta, invisibili ma essenziali per il resto dell'edificio.
A Guido Calvi, ed a quelli come lui, in fondo noi fotografi, amatori o professionisti siamo tutti un po' debitori se oggi possiamo accontentarci di fare un clic per ricavare una bella immagine. post Corrado Pini I commenti sono chiusi.
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Aprile 2024
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