Una volta che l'appassionato di fotografia è riuscito nell'intento di maneggiare con qualche efficacia quella scatola magica che è una fotocamera, estraendo delle immagini che si avvicinano ad una bella foto, i problemi sono ben lontani da essere risolti. Già qualcuno potrebbe contestare il termine "bella" preferendo "buona" foto, bene, è solo questione di intendersi. Dicevo, una volta prodotta una grossa quantità di fotografie cosa ne dobbiamo fare? Mostrarle, pubblicarle sui social network ovviamente. Si, d'accordo, ma per quanto ci possiamo impegnare saremo solo uno fra alcune centinaia di milioni di utenti che pubblicano e grazie all'aiuto della tecnologia saranno anche immagini niente male, spesso anche migliori delle nostre. Possiamo fare di meglio, possiamo ambire a raccontare storie con le fotografie. Non si pretende di vincere il World Press Photo ma nemmeno ci basta caricare sul web tutte le foto delle vacanze senza alcuna selezione, ci vuole qualcosa di più: un portfolio, meglio con fotografie stampate.
Cosa molto importante e istruttiva, ha sempre motivato i cambiamenti che andava facendo. Le fotografie devono dare ognuna un'indicazione in più rispetto alla precedente rimanendo coerenti e non ripetitive. Di cosa ci dobbiamo occupare, cosa raccontare? Parliamo di ciò che conosciamo bene, che abbiamo vissuto direttamente, solo così potremo essere profondi e interessare i nostri lettori senza essere inutilmente complicati. Essere semplici senza essere banali, facile a dirsi molto meno a farsi. Imparate a fotografare con gli occhi, esorta Orietta Bay, anche senza fotocamera è necessario riuscire a vedere fotograficamente. Ecco perchè non esistono scorciatoie per realizzare un buon portfolio, le "facoltà" necessarie vanno acquisite con studio tempo e fatica. Il fotografo deve credere al proprio progetto, deve voler comunicare la propria esperienza perchè alla fine il portfolio (ultima definizione, promesso...) "è un complesso coerente di immagini che funziona nel produrre nel lettore la consapevolezza di aver acquisito una conoscenza". Chi riesce regolarmente ad ottenere questo risultato può essere annoverato nella categoria degli "autori". Un obbiettivo ambizioso, difficile, ma altrimenti dove sarebbe il divertimento? post Corrado Pini I commenti sono chiusi.
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Aprile 2024
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