Di solito quando si organizza un nuovo evento si parte al rallentatore e poi si accelera progressivamente. Bisogna capire se le idee funzionano, se la gente apprezza, e se il momento è quello adatto alla proposta che viene offerta. A Brescia la pensano diversamente. Il primo festival fotografico della città della leonessa parte col botto, tante esposizioni di grande valore ed appeal ed altrettante iniziative legate in qualche modo alla fotografia, tutte elencate nel sito "Festival in città". Qui sotto invece le mostre nelle sedi ufficiali.
Come vedete si tratta di una maratona che sarebbe bene dividere in almeno due giornate, ma chi viene da altre città è costretto a vedere quanto più possibile in un giorno, ma è impresa ardua. Il nostro piccolo gruppo è arrivato a Brescia a metà mattina, dopo un caffè e il trasferimento in metropolitana ci siamo ritrovati in pieno centro, in piazza Vittoria. Di lì, rapidamente abbiamo attraversato piazza della Loggia e piazza del Duomo (in realtà è piazza Paolo VI) per imboccare via dei Musei e raggiungere Santa Giulia, il principale museo cittadino. Fortunatamente non c'era coda e siamo entrati immediatamente a visitare la nuova esposizione di Mc Curry al debutto mondiale: "Leggere". Mc Curry lo conosciamo tutti, il suo stile ha fatto scuola e le sue immagini sono indubbiamente accattivanti, con colori saturi e personaggi esotici. Il tema è la lettura, le fotografie sono stampate direttamente su pannelli di generose dimensioni accuratamente illuminate ed esposte con un allestimento che richiama pagine di libri sulle quali sono stampati brani di celebri scrittori. Se si trattasse di cinema parleremmo di un kollossal hollywoodiano non certo di una pellicola d'essai, ma comunque tutto è ben curato e funziona ottimamente. In una sala dedicata troviamo una proiezione con intervista all'autore e le fotografie più famose che sono state pubblicate in copertina nelle principali riviste. Non manca la celeberrima ragazza afgana. Nelle sale a fianco troviamo le due mostre dedicate a Magnum per il suo compleanno, in ideale collaborazione con Torino e Cremona che festeggiano con analoghe iniziative i settanta anni della mitica agenzia. In una (Magnum first) viene riproposta la prima mostra ufficiale di Magnum e l'allestimento vintage con passepartout colorati e decentrati ha il fascino particolare col profumo della storia della fotografia. L'altra (Magnum, la première fois) tratta delle prime foto di ogni autore che hanno avuto successo. Rivediamo i grandi fotografi Magnum e anche qualcuno meno conosciuto ma interessante. Usciamo con gli occhi pieni di splendide immagini e già sarebbe abbastanza così per una giornata. Invece, affamati, troviamo un locale a fianco del museo, piccolo ma carino con una vivace tappezzeria rossa che lega perfettamente con le immagini di Mc Curry. Ottimi i casoncelli, tipico piatto bresciano, perfetti per ricaricare le pile. Lasciato a malincuore il ristorantino, ci incamminiamo verso Mo.Ca. Facciamo qualche breve deviazione per scattare alcune foto per le vie del centro ma il tempo è poco e raggiungiamo l'ex tribunale che è divenuta sede di Mo.Ca.
negli stati governati dai regimi comunisti oltre la cortina di ferro nei decenni scorsi. Vediamo reportage sulla Cina e sull'URSS. Ci rimane il dubbio se l'autore fosse veramente libero di riprendere la vita reale del popolo o soltanto le situazioni ufficiali, certamente la censura ha svolto il suo compito con accuratezza. Al piano superiore troviamo numerose fotografie di Uliano Lucas. Stile modernissimo, grande qualità nella composizione, riprende temi di attualità contemporanea e li affronta con decisione, siamo di fronte ad un autore tra i più importanti del panorama italiano. Immigrazione, lotta sociale, vita nel carcere e negli ospedali psichiatrici fino alle guerre nella ex Jugoslavia sono alcuni dei temi toccati da Lucas. Nel trasferirci da in piano all'altro, persi fra saloni traboccanti di foto abbiamo attraversato un ampio corridoio pieno di persone occupate ad appendere le loro opere fotografiche in spazi preallestiti. Si tratta di un'iniziativa collegata a People grazie alla quale viene offerta la possibilità di esporre le proprie foto all'interno della cornice ufficiale del Mo.Ca. Basta iscriversi e gratuitamente si potra usufruire di questa bella possibilità facendo a turno con altri ogni tre settimane. L'iniziativa è "give-photography-a-chance" e naturalmente ci siamo iscritti alla mailing list per il prossimo anno. Altra bella idea è "cyanopeople", opera fotografica collettiva, 400 ritratti su sfondo bianco e nero assemblati in mosaico e poi riuniti un un unico negativo che verrà stampato con la tecnica cyanotype su un telo fotosensibile di 3x6 metri. La performance si terrà con l'aiuto del sole il 29 aprile in piazza Loggia e anche in questo caso, i nostri ritratti ci saranno! Termino questo lungo post e come avrete capito molto ho dimenticato o solo sfiorato. Credo che Brescia Photo Festival possa diventare un appuntamento annuale fisso al quale difficilmente di potrà rinunciare. E' bello vedere che sempre di più la fotografia sta diventando importante e sempre di più attira le persone in cerca di stumenti necessari a capire meglio il mondo della comunicazione contemporanea caratterizzato dalle immagini fisse ed in movimento, ma in preda al caos. Rientrati a Parma in serata, possiamo ricordare la giornata passata insieme come un'altro bel momento dove divertendoci siamo riusciti a studiare meglio autori famosi, a scoprirne di nuovi ed a trovare iniziative interessanti alle quali partecipare. Senza dimenticare Brescia, modella bella e vivace in una giornata di inizio aprile. Si è concessa ai fotografi frettolosi quel tanto che basta a lasciarci il desiderio di tornare per dedicare una giornata tutta per lei. il sito ufficiale: http://bresciaphotofestival.it/ post: Corrado PIni fotografie: Francesca Ruggieri, Rossana Avanzini, Dario Grimaldi, Corrado PIni I commenti sono chiusi.
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Marzo 2024
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