Trovo complicato scrivere di quanto osservato lo scorso giovedì nella consueta serata di incontro con gli autori. Al termine sono più le domande irrisolte che le risposte raggiunte. Cos'è l'arte, come si riconosce? Per essere artisti basta dichiararsi tali, oppure la capacità di fare arte è cosa rara e solo alcuni ne sono dotati? Fino all'inizio del novecento l'aspetto tecnico era fondamentale, l'abilità dell'artista si manifestava nell'opera, fisicamente, materialmente, nella pietra o con il colore. Le idee a volte sovversive o anticipatorie si dovevano fare largo all'interno di un incarico commissionato che spesso aveva limiti e confini evidenti. Successivamente l'idea ha preso il sopravvento sulla realizzazione tecnica e oggi l'osservatore spesso rimane perplesso di fronte ad allestimenti ed opere come quelle di Duchamp.
della presenza dell'autore che possa introdurre in maniera corretta l'opera, altrimenti lo spettatore se non adeguatamente preparato rischia di perdersi.
Chi pensa invece che una fotografia debba riuscire a trovare in sè stessa la capacità di manifestarsi nel suo significato non potrà apprezzare più di tanto questo tipo di fotografia. Concetto o documento, filosofie diverse entrambe legittime che sembra possano fare fatica a convivere. In realtà ogni immagine può significare altro dalla sua evidenza ed è la nostra mente che ha bisogno di steccati e categorie. Proviamo a superare le barriere, anche se il tentativo fallirà credo che l'esperienza possa comunque arricchirci. post: Corrado Pini I commenti sono chiusi.
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Aprile 2024
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