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"Lo sport minore" per l'esposizione di San Giuseppe 2016

24/3/2016

 
La festa di San Giuseppe è una manifestazione tradizionale di Parma, mercatini, musica, bancarelle e cortei invadono L'Oltretorrente.
Tanti anni fa la stretta via Kennedy che fiancheggia il Parco Ducale, in questo periodo veniva occupata dai "baracconi", attrazioni fieristiche per la gioia di frotte di ragazzini.
Ricordo ancora il profumo dolce dello zucchero filato.
Oggi vengono sistemati in un'altra parte della città mentre è rimasto in Oltretorrente il grande mercato.
Qui, sotto i portici di un malmesso Ospedale Vecchio da parecchi anni Parmafotografica espone le serie di fotografie che i suoi membri realizzano per l'occasione.
Il tema di questa edizione è: "Lo Sport minore,  progetto collettivo per illustrare fotograficamente lo svolgimento, o parte di esso, le regole e le attrezzature di quegli sport che erroneamente molti considerano minori solo perché non hanno il seguito e l'attenzione mediatica di altri più famosi."

Come sempre i soci volontari si ritrovano di buon mattino mentre ancora i banchi del mercato sono in fase di allestimento per montare le griglie che accoglieranno le stampe.
Appese le fotografie si danno gli ultimi ritocchi, c'è chi raddrizza una cornice storta, chi cambia posizione ad una foto, chi aiuta a sistemare lo striscione e il tavolo con i nostri libri e i volantini del prossimo corso di fotografia.

Terminata questa fase e smaltita l'alzataccia domenicale con un buon caffè, i primi mattinieri visitatori cominciano a popolare via D'Azeglio e a curiosare tra le griglie e noi li osserviamo per cogliere al volo le prime impressioni.

Poco prima di pranzo i soci si sono ritrovano nella sede del Circolo Aquila Longhi per donare al Presidente Corrado Marvasi una targa come doveroso ringraziamento e ricordo degli anni di attiva collaborazione con Parmafotografica che lungamente ha avuto in questi locali la sua sede.

Nel pomeriggio la gente continua  a passare, osserva, a volte si ferma per scambiare qualche parola ed esprimere una preferenza.
Il via vai prosegue intenso per tutta la giornata, grazie anche al bel tempo che invoglia ad uscire di casa per una passeggiata.
Anche noi ci divertiamo, naturalmente scattando numerose fotografie che servono anche come documentazione dell'avvenimento; alcune le potete vedere in questo post.


Dopo aver progettato e realizzato le serie e dopo aver lavorato alla postproduzione e alla selezione delle immagini, ci si rende finalmente conto se i pareri dei visitatori raccolti sul "campo" premiano il lavoro fatto.
Dal confronto si impara a proporre un prodotto tagliato per il pubblico al quale deve essere "venduto".
Non significa adeguarsi passivamente al pensiero medio ma invece, riuscire ad interpretare il gusto e le attese altrui mantenendo personalità e visione personale.

La mostra di San Giuseppe è un dono che Parmafotografica fa alla città, mostrando al meglio delle nostre possibilità le persone, gli interessi e la vita in questo angolo d'Emilia che è casa nostra e di chi la ama.
L'impressione che abbiamo avuto e che ci è stata comunicata è quella di aver prodotto lavori di buon livello, sensazione confermata dal nostro amico Damiano Durante di SpazioFoto.
Come ha notato Damiano da acuto osservatore, quasi tutte le serie sono basate principalmente sul gesto atletico e la performance sportiva, relegando in secondo piano la parte di aggregazione e senso comunitario che lo sport regala e che ne è parte costituente ed essenziale.
Questo è il punto da sviluppare per chi desidera ampliare il proprio porfolio, c'è spazio per migliorare ulteriormente.
Foto
Foto
La giornata è volata via, nonostante le tante ore in piedi tutti sono soddisfatti dell'esperienza vissuta e molti sono rimasti fino al termine.
In pochi minuti riusciamo a smontare tutto, si dice l'unione fa la forza, pare che sia vero!

Già qualche spunto comincia a circolare circa il tema per il prossimo anno.
Non è mai troppo presto per organizzarsi e quindi se qualcuno ha una buona idea non aspetti a comunicarcelo, magari qui sotto nello spazio commenti.
Le proposte verranno tutte valutate e chissà, potrebbe essere proprio il tuo tema quello per il 2017.

post di Corrado Pini

Concluso il corso di fotografia livello avanzato

19/3/2016

 
Si è concluso martedì 15 con la serata di follow up il corso di fotografia secondo livello, comprensivo di modulo avanzato con uscita sul campo.
Una serie di serate è stata dedicata all'approfondimento di tematiche quali soggetto e composizione, esposizione e schemi di luce, workflow di postproduzione e stampa, ad un livello più complesso rispetto alle nozioni base.
La prima domenica seminariale si è svolta il 6 marzo, forzatamente al coperto per colpa del maltempo.
I docenti Damiano Durante e Stefano dall'Asta hanno colto l'occasione per ampliare il discorso sulla definizione dello stile personale del fotografo mostrando, attraverso esempi di personaggi di spicco, come imparare a leggerne gli aspetti caratteristici.
Si è parlato anche di Portfolio - tema sempre caldo a Parmafotografica! - e di video/slideshow.

Durante la seconda mattina 13 marzo, finalmente i partecipanti hanno potuto imbracciare le fotocamere ma... non come abituati a fare!
Il "perfido" Damiano ha assegnato una serie di esercizi non banali su ritratti eseguiti seguendo particolari impostazioni di ripresa e schemi di luce naturale.
I ritratti incrociati a coppie hanno causato una buffa lotta alla pubblicazione di "esercizi fotografici" nei giorni seguenti...
Il pomeriggio è stato il momento più profondo e coinvolgente dell'intera esperienza: ciascun corsista ha presentato dodici foto scelte tra tutta la sua produzione ed è stato "letto" (leggi «messo a nudo») dai docenti, che
hanno dimostrato tutta la loro capacità di analisi dell'immagine, dello stile e anche psicanalitica.
I risultati sono stati sorprendenti e molto significativi anche per il futuro percorso personale di ciascuno.

Durante l'ultima serata (martedi 15 marzo) si è svolto un breve ripasso tecnico, la consegna delle fotografie elaborate e stampate su carta Fine Art a cura dei docenti nel loro laboratorio Spazio Foto.
I partecipanti hanno dichiarato piena soddisfazione per il percorso svolto e grande capacità di trasmettere le conoscenze da parte del "prof".
Si auspica che le pietre da lui consegnate si trasformino in pepite (chiedete a lui tutta la storia, la racconta meglio)!
Gli auguri a Luca Rivieri (per il suo compleanno) con torta e vino hanno chiuso in bellezza, come nostra bella tradizione di amicizia e condivisione.
post di Donatella Bontempi
foto:
Donatella Bontempi
Giovanna Ziveri

Fabio Marchini: Sognando fra Alpi ed Appennini

12/3/2016

 
Scheda:

Titolo: "Sognando fra Alpi ed Appennini"

Autore: Fabio Marchini

Genere: paesaggio/landscape
Caratteristiche: colore
Presentazione: proiezione di immagini sonorizzate.
Sito autore:  http://www.fabiomarchini.it/


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Il fotografo protagonista della serata di giovedì 10 marzo è Fabio Marchini, originario di Borgotaro, importante centro dell' Appennino Tosco Emiliano.
Marchini è cresciuto immerso nella natura dei monti e dei boschi tra la pianura Padana e il mar Ligure, ambiente che lo ha influenzato profondamente.
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Inizia con la fotografia semplicemente scattando con una compatta durante le escursioni alle quali ha partecipato, per documentazione e per avere qualche ricordo.

Ben presto si rende conto di voler migliorare la qualità delle foto prese, per rivivere meglio le sensazioni provate sul luogo dello scatto.

Grazie alle risorse recuperate sul web, ai forum tematici, ai consigli di amici fotografi e al conseguente acquisto di una reflex, in breve aumenta esponenzialmente le sue capacità.
La fotografia di paesaggio, di montagna in particolare, diventa in pochi anni una grande passione e in futuro potrebbe diventare anche una professione, obbiettivo che gli auguriamo di raggiungere.
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Nella presentazione che ci ha proposto si susseguono bellissime ed evocative fotografie prese sui nostri Appennini e sulle Alpi e Dolomiti.

Marchini pur apprezzando il bianco e nero, preferisce il colore e in caso di necessità usa la doppia esposizione piuttosto che l'utilizzo dei filtri.

Nei suoi scatti difficilmente troverete la presenza dell'uomo o di manufatti.

Fabio cerca di ritrarre la natura possibilmente incontaminata, compito arduo visto che il paesaggio
italiano ed europeo in generale è sempre più antropizzato profondamente.
Di grande importanza per il suo tipo di fotografia, sottolinea Marchini, è lo studio del meteo locale.

Con un po' di esperienza si possono individuare le gionate migliori dove è più probabile riuscire a trovare bei tramonti e ore blu dai cieli movimentati e con luce non banale.

Consiglio una visita al sito dell'autore, le immagini di Marchini meritano di essere ammirate e "gustate" con tranquillità.
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In esse si scorge la forza della natura e si intuisce anche come tutto sia perfettamente integrato in un ciclo che ormai per noi che abitiamo in città è sempre più difficile scorgere.
post di Corrado Pini

Davide Vezzani: "Gestalt"

4/3/2016

 
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Ieri sera Parmafotografica ha avuto ospite Davide Vezzani del circolo La Bottega Photographica di Boretto, accompagnato da alcuni soci e amici.

Il suo portfolio - work in progress in bianco e nero dal titolo "Gestalt" - è stato introdotto da Rino Balocchi, ma lasciando subito spazio alle opinioni dei presenti senza svelare le intenzioni dell'autore.
Dato per assodato da tutti che si trattava di un tema forte, con immagini dalla precisa volontà di colpire l’osservatore (la maschera antigas, la donna svestita, la location abbandonata), le prime letture hanno individuato un paesaggio postbellico, spostandosi poi verso il grido di dolore della Madre Terra rispetto all’ambiente inquinato e focalizzandosi sull’angoscia di vivere passando per il tema della violenza sulle donne.
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Alla fine l’autore, contento di aver suscitato emozioni diverse e dialogo – il contrario sarebbe la morte dell’arte – ha spiegato il suo progetto.
L’idea iniziale, recandosi in un luogo abbandonato, era di usare un ambiente che comunica sensazioni contrastanti allo scopo di mostrarne la bellezza, al di là delle contraddizioni bello/brutto, logoro/fashion, ecc.
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L’oggetto “maschera”, di per sé angosciante, e la sensazione di mancanza di aria che si respirava in quel luogo, ha condotto il fotografo e la modella a riflettere sul desiderio di avere un filtro per respirare in questo mondo malato fisicamente e mentalmente.

La persona umana passa da sentimenti di rassegnazione, alla sfida, all’angoscia, al tentativo di trovare un suo posto per vivere, guardando fuori dalle finestre.

Il lavoro, che si sviluppa secondo la teoria della forma e della percezione Gestalt, vuole raccontare che il tutto è più della somma dei singoli scatti, è il primo progetto concreto di Davide.

Usando il flash in modo particolare, adotta una tecnica definita dall’autore "togliere la luce con la luce".
È stato presentato a diverse letture portfolio a Colorno Photo Life e sarà presto parzialmente pubblicato su Agorà di Cult a cura di Stefano Bicocchi.

Alla fine Davide ha ricevuto complimenti e applausi per la sua capacità di trasmettere una trama complessa di emozioni.

Post di Donatella Bontempi.
Fotografie di Nicola De Luca, Daniele Porcari, Donatella Bontempi.

Mercanteinfiera e la fotografia.

1/3/2016

 
Cosa ha a che fare Mercanteinfiera con la fotografia ?
Nel DNA della manifestazione dedicata all'antiquariato c'è anche il collezionismo e proprio questo è il punto di contatto col mondo delle immagini.
L'evento collaterale Sole o accompagnate? è stato infatti organizzato con la collaborazione di MIA Photo Fair (29 aprile- 2 maggio   http://www.miafair.it/milano/ ), importante fiera della fotografia, dedicata in particolare al mondo del collezionismo.
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Lo scopo è far conoscere al grande pubblico che affolla Mercanteinfiera le possibilità offerte dal mercato delle opere fotografiche.

E' una carta importante che viene giocata subito, troverete lo stand appena dopo l'entrata principale, è uno spazio non enorme ma dedicato e diviso in stanze ben curate.

SOLE O ACCOMPAGNATE ?
L'opera fotografica come opera singola e come serie.

L'esposizione raccoglie opere di tredici celebri autori, Franco Fontana, Nan Golding, Ulrich Tillmann, ma anche Biasiucci, Fossati, Genovese, Lintz, Lawner, Mariana, Rossi, Di Leo Ricatto,  Scabar, Veronesi.

Il filo che lega le immagini esposte riguarda il cambiamento di senso e di significato dell'opera fotografica se mostrata come "standalone" quindi a sè stante oppure all'interno di una sequenza.
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Franco Fontana
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Leonardo Genovese
Nella prima stanza troverete una singola immagine per ogni autore, nelle seguenti le serie complete.
Al visitatore sta' riflettere se e come l'opinione sulla singola fotografia può cambiare quando la si vede inserita nella serie.
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Nan Golding
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Amedeo Modigliani
Queste poche immagini potranno aiutare a farvi un'idea di quello che troverete oltre alla classica Mercanteinfiera, un'interessante mostra che vale certamente il tempo che le dedicherete.

Da visitare senza indugi c'e' anche Art Parma Fair allestita nel padiglione 2, mostra-mercato dedicata all'arte moderna e contemporanea.
Tra gli autori esposti, Sironi, Haring, Rotella, Chagall, Modigliani, Annigoni, Capogrossi e Picasso.
Grandi nomi, grandi artisti e innovatori che certamente hanno influenzato e sono stati influenzati dalla fotografia.
D'altra parte chi e cosa non ha a che fare in qualche modo con la fotografia?
post di Corrado Pini

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