Tutti quelli che pretendono di insegnare come si diventa famosi e ricchi sono concordi su un punto: è necessario specializzarsi. Diventa bravo, il migliore nel tuo angolo di attività e avrai più probabilità di successo. Aristos Triantafillou la pensa in modo diverso, la sua fotografia spazia da quella naturalistica al ritratto, dalla street al nudo e ultimamente alla moda e fashion. Essere eclettico e polivanente gli permette di non annoiarsi evitando la routine, e poi funziona perchè riesce ad ottenere numerose soddisfazioni. Aristos si racconta nella serata di Parmafotografica dedicata agli autori, nasce a Rodi da madre tedesca e padre greco, arriva in Italia per studiare ingegneria meccanica e poi rimane a lavorare. La mescolanza di culture e modi di vivere e pensare è premessa di ottimi sviluppi e inoltre la professione gli permette di viaggiare e di coniugare lavoro con la passione per le immagini. E' il nonno paterno che lo inizia giovanissimo alla fotografia portandolo a riprendere natura e animali nella foresta nera. Il nonno, soldato durante la seconda guerra mondiale riuscì a riportare a casa alcuni rullini ed Aristos è impegnato oggi a recuperare quei negativi di grande interesse storico e familiare. Dopo qualche anno perde interesse ma lo riacquista con l'avvento del digitale che abbraccia da subito. Decide di ricominciare da capo e frequenta un'importante Accademia di Milano la John Caverdash Photography School ed ha come insegnante Sandro Iovine che ha grande influenza sulla sua formazione. Riesce a pubblicare poco dopo il diploma, mostrando anche capacità imprenditoriali, il suo primo libro "Vado a volare" che ottiene successo e ottime recensioni. Successivamente è la volta di "L'arte dei nobili" sul mondo del pugilato e "Mamma mia", un libro di cucina pubbicato in più lingue che contribuisce ad illustrare. Oltre ai libri fotografici tiene numerose mostre principalmente in Italia e in Grecia.
Oggi a Parma è rappresentato dalla galleria d'arte Fogg che ha aperto l'attività con una sua esposizione di nudo, scelta rischiosa ma che ha pagato. Mentre parla, Aristos ci mostra prima alcune stampe digitali che ha prodotto in proprio e poi le sue fotografie in proiezione. La prima che gli ha dato notorietà, quella del trampolino a Rodi, quelle scattate dal taxi al Cairo, quelle di nudo sul terrazzo (con modelle del gruppo Suicide girls) pubblicate anche sul quotidiano cittadino, le ultime di moda con modelle professioniste. Dalla serata esce il ritratto di una persona che col lavoro, lo studio, l'esperienza e ottime capacità di relazione riesce ad ottenere successo con la fotografia che rimane la sua passione. Il giorno successivo alla serata ho letto un commento di Stefano, un amico di Parmafotografica che mi sembra perfettamente centrato sulla persona di Aristos Triantafillou: "...non esiste la mancanza di tempo, bensì la mancanza di interesse, perché quando una persona vuole davvero, ogni giorno, ogni ora, ogni secondo si trasforma in opportunità". Proprio così. riferimento web: arisarte.wordpress.com/ post: Corrado Pini I commenti sono chiusi.
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Aprile 2024
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