Per una volta la consueta serata di incontro con l'autore non ha avuto luogo. Le pessime previsioni meteo hanno consigliato di rimandare l'intervista di Carlo Carra a Massimo Marazzini, nostro socio ed membro del collettivo Contrails. La serata verrà recuperata il giorno 22 marzo prossimo e si parlerà a tutto tondo di fotografia. Ma , se piove o nevica dobbiamo per forza rassegnarci a lasciare la fotocamera nel cassetto? Naturalmente no, salvo precauzioni per proteggere l'attrezzatura non tropicalizzata, fatta scorta di voglia di affrontare il freddo e con un buon paio di scarponi caldi che come dice Koudelka sono l'accessorio più importante per il fotografo. A proposito di maltempo, curiosando per il web ho scoperto un autore che credo meriti una segnalazione: Christophe Jacrot.
La sua fotografia è ispirata dal brutto tempo. Neve, vento, pioggia, ombrelli aperti, distorsioni causate dall'acqua sui vetri, luci nella notte sono protagonisti nelle sue fotografie. Jacrot ci regala visioni di città e paesaggi diversi dalla consuetudine, un mondo parallelo e specchiato rivelato dalla pioggia. I colori sono accesi e vivaci sottolineati dai lampioni e dalle insegne luminose, il buio della notte li esalta. Le persone, rare, sono solo ombre o silhouette, spesso con l'ombrello aperto. Soli nel buio, la notte li avvolge e protegge, la pioggia la neve non aggrediscono ma difendono come un bozzolo. L'inverno è parte del ciclo della natura, motore dell'evoluzione, va rispettato e ci regalerà la sua bellezza. post: Corrado Pini I commenti sono chiusi.
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Aprile 2024
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