Vi propongo un gioco. Aprite una mappa on-line scegliete una parte del mondo che vi interessa e poi ingrandite fino a vedere le cittadine e i paesi più piccoli. Mi piace seguire ad esempio le linee delle coste più a nord del mondo, dal Canada alla Russia. Quando trovate un nome interessante cercate le fotografie dei quel luogo sui motori di ricerca. Vedrete immagini a volte incredibili di posti splendidi e totalmente sconosciuti. Chissà come vive la gente, chissà quali problemi ma anche quanta bellezza ci sono laggiù. Soltanto così, un po' per caso è possibile trovare Brădet nel sud-ovest della Romania. Nascosta tra le montagne con sette km di strada ormai ridotta a carraia da percorrere per raggiungere il comune più vicino, nessun turista la prenderebbe in considerazione, nessun media ne farebbe soggetto di un articolo. Gianluca Farina invece si, qualche anno fa lasciò il lavoro da commercialista e decise di dedicare le sue energie agli altri. La provvidenza, afferma, lo ha portato in Romania. La ristrutturazione della scuola del paese è soltanto la parte più visibile di ciò che Gianluca ed amici hanno realizzato, solo l'inizio di un'avventura. C'è tutto quello che gira intorno a quell'edificio, il lavoro offerto alla gente del posto, persone che hanno imparato un mestiere, la possibilità per i bambini di studiare in un ambiente caldo, pulito e sicuro. Poi tanti corsi di musica, attività sportiva, aggregazione; in definitiva cultura e speranza. Maggiori informazioni le potete trovare nel sito Il Giocattolo Asociatia, tutte le belle cose fatte e i progetti per il futuro, accennarne qui sarebbe riduttivo. Visitando il sito ci si rende immediatamente conto di quanto materiale ci sia per un fotografo che vuole raccontare storie e Gianluca è anche un fotografo. Da generoso quale è ha voluto condividere la sua esperienza proponendo "Le stagioni della Romania" una serie di fotografie con commento musicale, cercando di dare ritmo alternando regolarmente panorami, ritratti ambientati e ritratti stretti. Lo scopo era quello di dare a noi spettatori un'idea dei luoghi e delle popolazioni rumene. Abbiamo notato la particolare predisposizione di Gianluca per il ritratto, dote che dovrebbe approfondire. Successivamente durante la serata abbiamo parlato dell'attività dell'associazione ed è venuta fuori prepotente tutto il cuore di Gianluca e con esso anche alcune belle fotografie prese durante l'attività sociale ed i backstage di spettacoli e manifestazioni. Da lì deve partire per produrre lavori vivaci e veri che possono arrivare a toccare gli spettatori. La fotografia di Gianluca Farina è ancora diretta, ingenua e sincera, priva di sovrastrutture compositive troppo complicate. Sono qualità che deve mantenere e sviluppare anche in eventuali portfolio o lavori che si possono avvicinare al documentario. Per valorizzare ulteriormente le fotografie, un suggerimento potrebbe essere quello di sostituire o affiancare la musica con rumori d'ambiente, conversazioni ed eventualmente la sua voce narrante che racconta. Tirando le somme di una bella serata dobbiamoto fare i complimenti a Gianluca Farina per le scelte coraggiose che ha fatto e per tutto il lavoro che svolge cambiando in meglio la vita delle persone, come solo un vero missionario laico può fare.
Si dibatte sulla questione se il fotografo deve documentare senza intervenire o mettere da parte la fotocamera ed aiutare. Gianluca ha risolto il problema, fa molto bene entrambe le cose. Noi abbiamo conosciuto meglio un grande uomo e poi, possiamo dirlo con orgoglio, è anche nostro socio. link: Il Giocattolo associazione post: Corrado Pini I commenti sono chiusi.
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Aprile 2024
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