Prendiamo per buona la definizione e notiamo che non si parla soltanto di bellezze naturali e dimensione esclusivamente estetica, conta anche la percezione che l'uomo ha dell'ambiente in cui deve vivere. Naturalmente non tutti hanno la stessa sensibilità e i fotografi naturalisti hanno in dote una particolare capacità di sintonizzarsi con il paesaggio. Giovanni Garani, ospite nel classico giovedì d'incontro con l'autore, è il presidente di Obbiettivo Natura, un gruppo fotonaturalistico attivo e dinamico che lavora accostandosi a questi temi. In questo periodo Obbiettivo Natura ha diverse mostre aperte, fra le quali quella presso il Casino dei Boschi di Carrega e quella che partecipa a Fotografia Europea, esposta nell'Oasi WWF a Marmirolo (Reggio Emilia). Giovanni ci ha portato in visione diverse belle e grandi stampe e due slide sonorizzati. Il primo riguardava un viaggio di qualche mese fa alle Isole Lofoten alla caccia delle aurore boreali. Il secondo riguardava il nostro Appennino, meno esotico dell'arcipelago norvegese ma altrettanto interessante. La fotografia di Garani predilige l'aspetto emozionale, le sensazioni che si provano davanti allo spettacolo della natura. Le sue immagini subiscono soltanto una lieve ottimizzazione prima della stampa anche se non ne fa una questione "ideologica" ma di comodità ed efficacia. Naturalmente non è facile riuscire a trasmettere quel sentimento agli altri che purtroppo non erano presenti. Ci vuole grande tecnica e ottimi strumenti, fra i quali non ultimo, un ottimo paio di scarponi e un buono zaino per raggiungere luoghi non sempre a portata di mano. Tutte le immagini di questo post sono di Giovanni Garani Anche di tecnica e di strumenti si è parlato durante la serata. Di solito questo aspetto viene considerato meno interessante, credo invece che il fotografo pur dilettante debba avere una consapevolezza almeno di base degli stumenti che gli permettono di esprimersi. In questo senso ben vengano nuovi apparati tutti da esplorare; belle le immagini e i brevi film realizzati dall'alto col Drone, il minivelivolo radiocomandato che apre letteralmente nuovi orizzonti ai fotografi di paesaggio. Concludo segnalando un post pubblicato qualche giorno fa da Michele Smargiassi sul suo Blog Fotocrazia. Sembra scritto apposta per approfondire i temi sul paesaggio: Il paesaggio è un'eccedenza. Scianna e gli orizzonti post: Corrado Pini I commenti sono chiusi.
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Aprile 2024
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