Quella di giovedì è stata la prima di due serate durante le quali soci del circolo Renato Brozzi di Traversetolo proporranno loro lavori. Il primo ospite è stato Cesare Petrolini con due opere collegate strettamente fra loro ma che utilizzano strumenti di espressione diversi, il portfolio e l'audiovisivo. Il portfolio di dieci belle immagini in bianco e nero è stato realizzato in più di un anno, tempo necessario a scattare le fotografie utili per una selezione ragionata e coerente. L'argomento a prima vista è la solitudine delle persone anziane ma emerge prepotente il tema del ricordo. Sono fotografie istintive, quasi tutte non posate, ispirate dal momento e dall'atmosfera che si respira nella casa della signora Maria. L'autore rimane un po' distante quasi a non disturbare. Le immagini mostrano l'abitazione in penombra, le finestre chiuse, il letto ben fatto, il salotto che si apre soltanto brevemente per gli ospiti importanti. Tutte situazioni che ci sono familiari e ci ricordano nonne o zie. L'ultima fotografia è l'introduzione all'audiovisivo successivo. Andrea Camilleri, il celebre scrittore di Montalbano, in una breve premessa ci parla di una lettera scritta dalla signora Maria, che diventa portavoce di tutti gli anziani. Ascoltiamo la lettura mentre le immagini suggestive, anche queste in bianco e nero si succedono sullo schermo. Maria desidera terminare i propri giorni nella propria casa, fra i ricordi, vengono rifiutate le case protette anche se efficienti e accoglienti. La visione degli anziani è quasi sempre rivolta al passato, al ricordo. In quelle camere asettiche mancherebbero gli oggetti cari, che insieme alle mura domestiche sono veri amplificatori del ricordo. La memoria è stratificata e accumulata non solo nella cose di casa ma anche nella loro disposizione, ogni oggetto importante ha il suo posto immutabile. E' vero, c'è tristezza e malinconia ma non sempre questi sono sentimenti negativi, anzi sono cercati per esempio tenendo fuori casa la luce. Davvero dobbiamo interpretare la luce sempre e comunque come segno positivo, buono e il buio, l'ombra come male, il negativo? La luce fuori dalle finestre è prodotta da un mondo complicato, incomprensibile, un mondo estraneo al quale Maria non appartiene. Maria quindi, come autodifesa, la tiene fuori. Chiude porta e tapparelle, rimane protetta nell'ombra, insieme ai suoi mobili, oggetti, fotografie, i suoi ricordi in definitiva. Nella fotografia iniziale la porta, dalla quale filtra la luce esterna, è chiusa e la luce rifiutata. Anche quando Maria deve utilizzare il calore del sole per asciugare i panni (rigorosamente lavati a mano), la parte superiore del corpo e quindi la testa (la memoria) sono significativamente in ombra. Una resistenza quasi Gandhiana. Di questi argomenti e tanti altri abbiamo parlato durante la bella serata e tutti hanno concordato nel complimentarsi con Cesare Petrolini per la qualità del suo lavoro e la sensibilità e il garbo mostrata nell'affrontare un argomento delicato ed importante.
Bravo anche per l'originalità mostrata nel collegare due media così differenti come portfolio e audiovisivo. post: Corrado Pini I commenti sono chiusi.
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Aprile 2024
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