Pugni nello stomaco sono quelli che James Nachtwey sferra ai visitatori. Anche chi arriva preparato, fotografo per professione o passione, viene assalito dalle grandi immagini perfettamente illuminate di "Memoria". Nachtwey nei decenni della sua attività espora i luoghi dei maggiori conflitti e delle crisi nel mondo. Somalia, El Salvador, Gaza, Romania, Sudan, Rwanda, Iraq, Nepal, Stati Uniti, in questi e molti altri luoghi Natchway ha viaggiato, osservato e ci mostra la sua visione. Le fotografie sono documenti pieni di simboli e sono state scelte direttamente da Natchwey che insieme a Roberto Koch ha curato l'allestimento. Il dolore, la violenza, l'inutilità di tante guerre si svelano e si materializzano nella grande parete a metà della mostra, un mosaico composto di fotografie prese nelle sale operatorie da campo sui campi di battaglia. Tante foto addossate l'una all'altra senza cornici, senza pause, senza riprendere fiato, che diventano una sola grande immagine: il lato oscuro dell'uomo, di tutti noi. Nessuno rimane indifferente, la mostra si visita quasi in silenzio, il contenuto sovrasta la forma e la pur magnifica composizione delle immagini. Poi si esce da Palazzo Reale e ci si immerge nella folla presa dagli acquisti e capita di passare di fianco ai mendicanti veri e falsi coricati per terra con i loro cani, c'è chi passa e qualcuno invece regala una moneta.
Ognuno recita la sua parte, un'altra faccia del lato oscuro che diventa normalità. "Memoria" e autori come Natchwey hanno la forza di scuoterci per farci vedere per un attimo ciò che in realtà è sempre sotto ai nostri occhi, poi passa e torniamo alla nostra rassicurante Matrix. Va tutto bene, fra pochi giorni è Natale. James Nachtwey - Memoria Dal 1 dicembre 2017 - 4 marzo 2018 Palazzo Reale - Milano post Corrado Pini I commenti sono chiusi.
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Marzo 2024
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