F A M I G L I A Nessuno tocchi la Costituzione, la più bella del mondo! Ma quando leggiamo l'articolo 29, "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio", dobbiamo chiederci se è ancora così oppure se i tempi hanno sorpassato il dettato costituzionale del 1948. Mi pare chiaro che qualcosa sia cambiato, anche i più tradizionalisti se ne saranno per forza accorti. Mentre attendiamo la Costituzione 2.0 (ma attenzione che a volte gli aggiornamenti risolvono un bug per crearne un altro), FIAF ha pensato di mobilitare un pacifico esercito di fotografi per indagare proprio sul mondo della famiglia, qualsiasi cosa si possa intendere con quella parola. Quanti tipi di famiglia esistono, cosa dobbiamo intendere con quel termine, al di là dell'etimologia della parola non sono questioni da risolvere in poche righe. Umberto Eco se ne sarebbe compiaciuto e ne avrebbe fatto un lungo elenco a far parte del suo "La Vertigine della lista". Sono entrato nell'Oratorio San Quirino sede dell'esposizione senza aver assistito all'allestimento, per ricevere un'impressione per quanto possibile non condizionata, come quella che ha un visitatore esterno al circolo. L'Oratorio, edificato nel quattordicesimo secolo e poi ricostruito e ora sconsacrato, è un piccolo gioiello nel centro della città, chiude Borgo Romagnosi che a breve sarà collegato a Piazza Ghiaia, storico mercato di Parma. San Quirino è gestito dal Comune ed è diventato sede di eventi di natura artistica. Ed è perfetto per quella funzione, di volume adeguato all'occasione, è stato attrezzato con lastre di vetro lungo i muri che fungono da appoggio per le opere senza nascondere le pareti. La luce naturale che piove dall'alto è ottima, non provoca riflessi e viene ben sfruttata fino a sera. Le fotografie sono tutte stampate in generose dimensioni su carta di qualità, quella che si usa per il fine-art. Un bel passepartout caldo le incornicia evidenziandole e grazie al montaggio sul vetro le immagini sembrano quasi sospese a mezz'aria. La breve cerimonia d'inaugurazione è avvenuta alla presenza dell'Assessore Nicoletta Paci e con Maurizio Trapelli incarnazione della maschera parmigiana Al Dsèvod, insieme a tanti appassionati di fotografia. Non è semplice allestire un'esposizione come "Famiglia", ci sono permessi da ottenere, tempi da rispettare, le stampe, la pulizia della sede, la preparazione del buffet di accoglienza, il montaggio e l'installazione delle immagini, i turni per tenere aperto la sede della mostra. Tante ore da sottrarre alla propria famiglia ma ripagate dalla soddisfazione di partecipare ad un evento ben organizzato e ben riuscito. Alla fine forse scattare le foto può sembrare la cosa più semplice, ma in realtà tutto parte da lì, dall'ispirazione e dalla voglia di comunicare la propria visione agli altri attraverso una fotografia. Forse qualcuno non si è sentito rappresentato ma lo scopo non era quello di descrivere in modo politicamente corretto tutte le declinazioni del concetto "famiglia". L'arte o i tentativi artistici non possono, non devono seguire una sorta di manuale Cencelli. Ogni fotografo ha rappresentato quello che l'esperienza, le possibilità, la sensibilità personale gli hanno concesso ed è stato tanto, credetemi, l'impegno messo. Sedici autori non fanno un'enciclopedia, ma all'interno delle cento mostre che FIAF ha voluto in tutta Italia, certamente ognuno di noi può trovare qualche storia alla quale accostarsi con empatia. Ma come sono queste benedette fotografie? Nei prossimi post cercheremo di approfondire meglio, intanto direi che la cosa migliore è andarle a vedere personalmente e farsi un'idea diretta, potrete parlare di fotografia e di arte con alcuni degli autori presenti. Verrete accolti con calore ma potrete stare al fresco tra le spesse mura di San Quirino. post: Corrado Pini COMUNICATO STAMPA DAL PORTALE ISTITUZIONALE DEL COMUNE DI PARMA I commenti sono chiusi.
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Aprile 2024
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