Dall’archivio al mondo. L’atelier di Gianni Berengo Gardin presso i Chiostri di San Pietro per Fotografia Europea 2017 espone stampe originali, libri, macchine fotografiche, i provini a contatto tanto amati dal celebre fotografo italiano. Il tema di FE 2017 è Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro e tutto ciò che ruota attorno all'attività del fotografo che si definisce "non artista" è utile per investigare i collegamenti tra il lavoro sul campo e l’archivio. Nell'occasione dell'inaugurazione della mostra si è svolto un incontro in forma di dialogo fra i grandi Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna. Divertente il duetto fra i decani della fotografia italiana che sono anche amici nella vita, ma hanno personalità decisamente diverse. Berengo Gardin veneto, taciturno e Scianna siciliano, vulcanico, intellettuale e ottimo oratore tanto che se si conteggiasse il tempo degli interventi come si fa nel calcio per il possesso palla, Scianna vincerebbe sempre a mani basse. Differente è l'archivio dal deposito. Il deposito è un insieme non differenziato di materiale, per capirci il lascito di Vivian Maier. La Maier lasciò scatoloni di rullini impressi ma non sviluppati, pellicole, stampe, negativi. L'archivio invece è ordinato secondo una logica e non prevede che tutto lo scattato di un fotografo entri a farne parte, ma soltanto quello che è conforme alle regole dell'archivio stesso. Per esempio, Gardin ha affermato tra la costernazione di tutti i presenti, che i suoi negativi delle fotografie a colori fatte su commissione, una volta utilizzati vengono gettati ! Il colore non mi interessa, afferma. Oppure, altro episodio incredibile narrato da Scianna, l'amico Cartier Bresson un giorno decise di fare pulizia e semplicemente si mise a strappare e gettare le sue stampe vintage di cui non era pienamente soddisfatto. Salvava soltanto le fotografie nelle quali vedeva "vita". Scianna invece ha un altro atteggiamento, più conservativo, perchè cambia ed evolve il modo di vedere del fotografo stesso e ciò che oggi sarebbe scartato, domani potrebbe essere rivalutato. Tra aneddoti, battute e le inevitabili frecciate di Gardin al mondo digitale abbiamo passato una bella ora in compagnia di due maestri della fotografia italiana. post Corrado Pini I commenti sono chiusi.
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Archivio
Aprile 2024
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