All'inizio del secolo scorso la vetta del monte Piana era già luogo che attirava i turisti, circondata com'è da montagne tra le più belle delle Dolomiti. Lo scoppio della prima Guerra Mondiale mise in evidenza invece la sua posizione strategica e qui si affrontarono gli eserciti italiano e austro-ungarico bruciando quattordici mila vite in uno stallo infinito. Lascio ulteriori approfondimenti alla pagina wikipedia sulla battaglia; oggi i turisti sono tornati a visitare la montagna per vedere le bellezze naturalistiche e i resti delle delle fortificazioni e delle trincee.
Molti forse ammirano le vette dolomitiche ma nemmeno sanno perchè ci sono ancora le trincee che pur qualche volontario cerca di preservare. Fotograficamente la soluzione scelta da Raffaele è stata quella di includere le figure dei turisti a fianco dei luoghi evocativi. Le fotografie, sono come sempre ben composte e di qualità alta e costante per tutto lavoro. Qualche riserva è stata espressa invece per quanto riguarda l'efficacia della soluzione adottata. La figura dell'uomo è forse un po' troppo distante e piccola per farci vedere il disinteresse per la Storia. Come ha suggerito un nuovo ospite intervenuto alla serata, Gino Ferri, per anni coordinatore dei fotografi per l'agenzia Grazia Neri (e non dico altro perchè ci si potrebbe scrivere un libro), si può prendere come riferimento Martin Parr. Parr è riuscito a mostrare le incongruenze della società moderna e nelle sue fotografie critica con evidente ironia il consumismo, la ricerca del lusso che si trasforma in kitsch e il lato più volgare del mondo occidentale moderno. Una lettura diversa e positiva invece ha messo in evidenza che le figure dritte, in piedi, mostrano che oggi lassù c'è la pace. Cento anni fa i soldati di entrambe le parti erano costretti a strisciare per avere qualche possibilità di avere salva la vita. A parte le belle fotografie, il lavoro di Raffaele Di Pasquale ci ha fatto riflettere sul fatto che in fondo pur con tutti i nostri problemi attuali, viviamo in un mondo diverso e tutto sommato migliore di quello di un secolo fa, grazie a tutti quegli uomini che hanno dato la vita perchè questo accadesse. Ricordarli e ringraziarli è il minimo che possiamo fare ma a volte non riusciamo a fare nemmeno quello. post Corrado Pini
francesca ruggieri
13/5/2016 21:10:41
Bellissimo I commenti sono chiusi.
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Marzo 2024
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