Circa un anno fa Orietta Bay del dipartimento didattica FIAF ma soprattutto nostra amica, durante una serata al circolo disse qualcosa che va ricordato. Quando un amico appassionato ci mostra le proprie fotografie, partecipiamo, condividiamo l'evento. E' importante. Dobbiamo premiare con la nostra attenzione e vicinanza, l'impegno, lo studio, la fatica di produrre e organizzare un'esposizione. E' necessario alimentare e sostenere la fiamma della passione e ne trarremo beneficio tutti quanti. E' stato bello quindi, sabato 29 settembre vedere la numerosa partecipazione dei soci di Parmafotografica all'inaugurazione di "Wae Rebo, là dove il tempo si è fermato" di Giovanni Ruzzi. Giovanni è viaggiatore non da poco, quando parte non lo fa per qualche spiaggia affollata. I suoi voli spesso intercontinentali hanno mete esotiche e fini filantropici e spesso gli amici trovati laggiù hanno ricambiato la visita qui in Italia. L'esposizione inaugurata presso il bar Crysopolis a Parma racconta di Wae Rebo villaggio sui monti dell'isola di Flores in Indonesia. Si tratta di un villaggio costituito da strane e grandi capanne a forma di cono. La tipicità del luogo è stata riconosciuta da UNESCO che lo ha decretato patrimonio dell'umanità. Per mantenere questo prezioso status non verrà costruita una strada che avrebbe evitato una lunga salita per i sentieri dei boschi tropicali ma avrebbe portato il turismo di massa su quelle montagne. Giovanni ci racconta il villaggio, la gente che ci vive, i turisti e la cerimonia religiosa che un missionario Saveriano anche lui salito per la montagna, ha tenuto all'interno di una delle capanne. Possiamo considerare l'esposizione come anteprima di un audiovisivo che racconterà in modo più dettagliato quest'avventura. Poi, mi ha confidato Giovanni, forse ci sarà in futuro un ritorno a Wae Rebo. Ne aspettereno con pazienza i frutti fotografici. Se invece a qualcuno prude il dito indice per la voglia di fotografare e non vuole aspettare... avete sentito parlare della notturna fotografica a Venezia?
post: Corrado Pini
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Aprile 2024
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