Dodici dittici, fotografie quadrate ed a colori, piccole storie in una città vuota ed estiva, in una Parma che non richiama il turismo balneare e che invece si svuota quando i suoi abitanti vanno a cercare il mare. Foto minimali, dettagli, relazioni che soltanto un buon occhio fotografico sa cogliere. Marisa ha la capacità di cogliere il gioco ironico delle situazioni come devono fare i bravi fotografi di street. Nel comporre i dittici occorre fare attenzione a come le fotografie si mettono in relazione una con le altre.
Capita spesso che due immagini pur buone, affiancate non funzionano. C'è quindi un secondo livello compositivo oltre a quello delle singole fotografie, dove occorre ben accostare colori, linee, ombre e naturalmente significati. E' in questi spazi che si muove Marisa Pasquali, sul filo dell'ironia e in equilbrio, raccogliendo le sue immagini come tante bustine di minerva a comporre il suo diario minimo. link : FLICKR photo4u - intervista post Corrado Pini Legami, intimità, relazioni, nuovi mondi è il concept di Fotografia Europea 019, l'evento fotografico più importante di Reggio Emilia.
Quest'anno il fine settimana di apertura sarà quello del 12/14 aprile. Lo staff per aumentare l'attesa degli appassionati (i più aggiornati direbbero l'hype) ha organizzato alcune serate. La prima ha visto Francesco Jodice narrarsi nella conferenza "Laboratorio per telescopi". Nella seconda data Toni Thorimbert celebre fotografo di moda e non solo, ci ha raccontato quali sono stati i suoi inizi e in modo particolare quali autori lo hanno influenzato. Il suo motto è "imparare sempre" e di conseguenza prendere consapevolezza che nessuno per quanto sia talentuoso può prescindere dallo studiare i grandi del passato e avere quindi dei riferimenti. Sono tre i fotografi ai quali tutti si accostano anche inconsapevolmente nell'atteggiamento verso la fotografia. William Klein entra nella realtà e nel mondo, non si fa scrupoli se i soggetti guardano in camera o comunque si accorgono di essere ripresi. Arriva a modificare la scena entrando e interagendo. H.Cartier Bresson L'atteggiameno è opposto a quello di Klein. Il fotografo deve rimanere sullo sfondo, possibilmente invisibile. La scena non deve essere modificata. Ugo Mulas E' la terza via, la cultura del fotografo è essenziale e causa le motivazioni della ripresa. Di seguito un elenco di autori non solo fotografi, che sono stati modelli per Thorimbert o comunque da conoscere. Italo Calvino - "Gli amori difficili", raccolta di racconti che contiene "L'avventura di un fotografo". Michelangelo Antonioni - "Blow Up" Lee Frielander Robert Frank Irving Penn Arthur Tress Edward Quinn post Corrado Pini Non si deve visitare Africa cercando la qualità tecnica, quella è davanti agli occhi. Va vista guardando col cuore, fatelo e non rimarrete delusi. Le fotografie, tutte in bianco e nero e di grande formato sono state scattate durante i tanti viaggi di Sebastiao Salgado dagli anni '70 ai giorni nostri e a ben vedere si nota anche una certa evoluzione nel modo di osservare dell'autore. Il giovane è vicino al reportage, l'autore maturo ci mostra le grandi immagini epiche in stile Genesi. E' onesto Salgado? E' di parte?
Si, è onesto, mostra ciò che è davanti al suo obbiettivo come deve fare un reporter, ma naturalmente va a cercare quello che vuole mostrare. Nessun fotografo è totalmente imparziale. Africa, costruita oggi selezionando fotografie di decenni scorsi ha uno scopo, mostrare le cause che portano tanta gente a lasciare le case e le terre per emigrare. Pochi cercano fortuna, la maggior parte vuole soltanto sopravvivere. Le cause? Un lago che si asciuga, il deserto che avanza mangiandosi terra fertile, una guerra fratricida, una coltivazione che non rende più, un'epidemia, portano migliaia di famiglie alla disperazione. Per conoscere le vere cause prime occorre informarsi un po' e conoscere la storia dell'Africa, del mondo. Salgado racconta le sue motivazioni che l'hanno portato regalare Africa ai ragazzi di Binario 49 in un poster che troverete visitando i luoghi d'esposizione. Lui può permetterselo oggi ma si è meritato questo privilegio con la sua vita e il suo lavoro. Africa, da visitare. post: Corrado Pini Lab066 il primo laboratorio sul tema "L'effimero e l'eterno" si è tenuto la scorsa settimana, condotto dal nostro Massimo Marazzini. Per l'occasione abbiamo incontrato Antonio Mascolo nella sala che per anni ha accolto le riunioni di Parmafotografica presso la sede dello storico Circolo Aquila Longhi in Oltretorrente. Mascolo ha introdotto l'argomento lasciandoci alcuni spunti sui quali riflettere, vediamone alcuni. Effimero: ciò che vive per breve tempo, per un giorno, che non dura. Eterno: ma davvero esiste qualcosa di eterno al di la della religione? Forse è meglio parlare di "duraturo" e risistente al tempo, longevo. Duraturo però si può dire soltanto in riferimento a qualche pietra di paragone, la vita di un uomo è lunga rispetto a quella di una farfalla ma breve di fronte ad una sequoia o ad una piramide. Lo scorrere del tempo cambia il concetto di resistenza al tempo? Negli anni 50 il direttore di Le Monde affermò che la radio dava le notizie, la TV le mostrava e il giornale le spiegava. Oggi, con l'avvento di Internet i vecchi media arrivano costantemente in ritardo, il quotidiano dura il tempo di un giorno consumato. Robert Capa quando scattava non poteva vedere le proprie foto, mandava i rullini al giornale che le sviluppava e lui le vedeva stampate come tutti i lettori.
A volte passavano settimane prima della pubblicazione. Oggi un reporter, anche al fronte, vede immediatamente le proprie foto, la sera stessa sul portatile o su un tablet. Come si collega "Oltre il Torrente Parma", il libro fotografico di Antonio Mascolo col tema di serata? Il libro è un'istantanea del quartiere, quindi effimera come può esserla una fotografia scattata ad un centesimo di secondo. Ma una volta stampate ed organizzate insieme queste fotografie assumono forza e resistenza. E ancora di più resistenti sarebbero se nel passato e in futuro ci fossero altre operazioni del genere. Quindi l'effimero può essere o divenire "eterno" come testa e croce appartengono alla stessa moneta e mai appaiono insieme anche se sono parte della stessa realtà. Per approfondire: Un Paese. Zavattini-Strand Cara Parma. Bavagnoli Blow-up. Antonioni post Corrado Pini "Castelli e borghi" è un lavoro a due mani frutto della collaborazione tra Associazione Parmafotografica e gli amici della Lunigiana, il Gruppo Fotoamatori Tresana. La prima uscita è avvenuta durante la festa di San Giuseppe in Oltretorrente a Parma, tradizionale manifestazione alla quale Parmafotografica partecipa ogni anno con un lavoro dedicato. In quella fredda giornata primaverile la pioggia e il vento hanno rovinato la festa e diminuito in modo sostanziale il passaggio di fronte alle fotografie. Sarebbe stato un peccato non potere mostrare quelle immagini in un'altra occasione. La possibilità è stata offerta dal Comune di Noceto che ha messo a disposizione una bella sala attrezzata e riscaldata all'interno del Castello della Musica al centro del paese. Entrando nella sala i visitatori hanno trovato su un lato le grandi fotografie dei manieri di Lunigiana.
I fotografi di Tresana hanno puntato sull'integrazione fra castelli e paesaggio, la montagna e la natura la fanno da padrone in tante immagini suggestive. Dall'altra parte c'erano i pannelli del versante parmense che raggruppano immagini descrittive per raccontare i luoghi e la storia. Due visioni diverse ma l'effetto complessivo è quello di un'offerta completa e varia, ben equilibrata e ben allestita. Una buona propaganda e lasciatemelo dire, la buona qualità della proposta, hanno portato tanti visitatori durante i tre fine settimana di apertura. La mostra si trasferira ora al di là del crinale e verrà esposta in primavera ed in estate anche all'interno di alcuni castelli in Lunigiana. Concludo con un ringraziamento per chi ha lavorato a "Castelli e borghi", producendo le fotografie oppure lavorando all'allestimento e in particolare al nostro presidente Giovanna Ziveri sempre presente nei sei giorni di apertura a garantire la possibilità per tutti di visitare la mostra. post: Corrado Pini |
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Aprile 2024
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