Nel post precedente ho raccontanto la prima intensa giornata della gita sul Lago di Iseo alla scoperta delle feste quinquennali. Al risveglio, domenica, troviamo il cielo carico di nuvole che non fanno sperare nulla di buono. Lo sapevamo, le previsioni indicano pioggia da fine mattina in poi ma per ora il tempo regge e dopo colazione siamo pronti a partire.
Fatto il pieno di fotografie ci spostiamo di pochi chilometri per visitare le Piramidi di Zone, riserva naturale. Si tratta di un fenomeno causato dalla particolare composizione del terreno di origine morenica e dall'azione dilavante delle acque che hanno scavato e formato delle alte e sottili colonne sulle quali sono rimasti in bilico a foggia di cappello dei grandi massi.
Riempiamo una lunga tavola e accogliamo con entusiasmo dovuto alle camminate del mattino un'ottima pasta al ragù di cinghiale seguita da spiedini di legno di nocciolo ricoperti da sottili fettine di roast-beef, pancetta aromatizzata e contorno di patate al forno.
Di buon passo raggiungiamo il corteo e partecipiamo alla lunga salita verso Pregasso anticipando la statua della Vergine portata dai volontari del gruppo alpino locale.
Ci siamo riposati, abbiamo scattato gli ultimi selfie e poi siamo scesi a recuperare le valige, è ora di tornare a casa. Come ultima sorpresa, quelli di noi che sono saliti fino alla chiesa ricevono in dono alcuni fiori che la gentile signora Fiorenza ci ha fatto avere. La ringraziamo qui calorosamente per ciò che ha fatto per noi insieme a Donatella, sperando che ci possa leggere, ma se così non fosse siamo sicuri che qualcuno riferirà. Nonostante la lunghezza di questi post ho certamente dimenticato molte cose, è pur vero che molto non si può fotografare o descrivere facilmente, anche se ci si può provare. Profumi, sapori, sensazioni, le risate, anche la fatica della salita, la pioggia o il vento vanno provati, e sono sicuro che fra cinque anni gli amici di Parmafotografica saranno ancora da queste parti per rinnovare questa bella esperienza. Dimenticavo, forse torneremo sul lago d'Iseo già la prossima estate, perchè Christo ha promesso di farci camminare sulle acque... e non è una battuta di spirito. Credeteci ! Ammetto di essermi trovato in difficoltà nel trovare l'incipit di questa pagina. Cultura, tradizioni, gastronomia, natura, sagre popolari, tutto concentrato in un fine settimana. Da dove iniziare? Mi tolgo d'impaccio con un'immagine, per mostrare i luoghi dei quali parleremo, un panorama che parla da solo.
Partiti da Parma sabato mattina di buon'ora ci siamo sistemati sulle rive del lago d'Iseo negli alloggi di Villa Serioli a Marone. Vogliamo assistere e fotografare gli ultimi preparativi per la festa quinquennale di Santa Croce che si svolge a Carzano e alle cerimonie di Marone, sulla riva bresciana del lago. Dopo una passeggiata per visitare il paese seguendo il percorso già addobbato per la processione serale ci siamo ritrovati sul lungolago per il pranzo al ristorante Mastro Marco. Un buon menù di pesce, potrei dire a km zero se non fossimo sulle rive di un lago, pasta con la bottarga e del pesce di lago tipico, il coregone. Nel primo pomeriggio con una passeggiata raggiungiamo il molo di Sale Marasino dove prendiamo il traghetto per Monte Isola. Approdiamo a Carzano e troviamo la gente del paese in attività per preparare gli ornamenti della prossima Festa di Santa Croce che qui inizierà nei prossimi giorni.
Passiamo qualche ora visitando le borgate, le stradine selciate e parlando con gli abitanti e cercando di catturare qualche buona foto delle operazioni di preparazione alla festa. L'esposizione dei fiori è stata purtroppo rimandata, dopo tanto lavoro è necessario preservarli dalla pioggia prevista per domani. Poco importa, il luogo è di per se splendido, vitale e pieno di attività.
Abbiamo assaggiato degli ottimi spaghetti al sugo di cinghiale, dei casoncelli che sono una pasta ripiena tipica del bresciano, salamine, formaggio fuso, involtini di verza, bollito, ottime torte miste, tutto innaffiato con robusto vino rosso. Una cena sotto le stelle nel segno della migliore tradizione popolare italiana, dopotutto non si vive di sola fotografia.
Rientriamo a Marone per la notte sperando che domani il tempo possa reggere, sarebbe un peccato se la pioggia dovesse rovinare i delicati fiori di carta che sono già stati sistemati nelle siepi. Le previsioni sono pessime ma ... staremo a vedere. Prima maratona fotografica a Langhirano in occasione del Festival del Prosciutto e primo posto per Massimo Marazzini, di Parmafotografica. Da questa pagina a nome di tutti i soci ed amici, i complimenti per la bella vittoria. Qui sotto trovate le fotografie della sequenza prima classificata al concorso organizzato dal Fotocircolo Amatoriale Langhiranese, come si può notare buon gusto composizione e un pizzico di ironia sono stati la ricetta vincente. foto tema 2 La realtà è come una fetta di prosciutto, non si mette sugli occhi ma si gusta foto tema 3 Il paese delle lunghe finestre foto tema 4 Quelli che... il prosciutto Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare. (Winston Churchill)
Dopo un gradevole brindisi in compagnia delle tante persone intervenute, i responsabili di AVIS, il presidente, Luigi Mazzini e Matteo Mazzini ci hanno accolto con calore, auspicando future iniziative che ci vedranno lavorare insieme per lo sviluppo di entrambi i gruppi.
Dopo l'inizio dell'attività nel circolo GAD ben presto, complice il primo viaggio in Brasile, trova la sua strada nella fotografia di reportage e decide di scattare con pellicola in bianconero che si addice meglio al suo modo di lavorare e vedere.
Foroni ci spiega che la carica vitale delle fotografie è più importante della perfezione tecnica o compositiva, sarà certamente vero ma nelle sue fotografie così potenti non manca certamente qualità.
"Alle falde del Kilimangiaro". Eccolo in Borneo per raggiungere una tribù quasi primitiva dove prende un'infezione ad una gamba per un graffio e resiste fino al salvataggio grazie alle strane pozioni e unguenti dello sciamano del villaggio.
La prima bella serata si è conclusa per l'ora tarda e non certo per mancanza di argomenti di discussione anzi, speriamo in futuro di avere Ermanno Foroni ancora fra di noi per ascoltare i suoi incredibili racconti che sembrano quasi usciti dai romanzi di avventura di Joseph Conrad. |
Archivio
Aprile 2024
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07.03.2001. Tutto il materiale presente nel sito è pubblicato a scopo divulgativo, senza fini di lucro. Eventuali violazioni di copyright se segnalate dagli aventi diritto saranno rimosse al più presto dall'autore. |