Dal minuscolo all'infinitamente grande Terzo appuntamento col Laboratorio 066, "l'effimero e l'eterno". Per preparare e trovare spunti originali all'interpretazione del tema 2019 FIAF, Parmafotografica ha organizzato tre incontri per coinvolgere gli interessati. Il primo, tenuto presso lo storico circolo parmigiano Aquila Longhi ha visto il giornalista e scrittore Antonio Mascolo ragionare circa la storia e i cambiamenti con relazione diretta al quartiere Oltretorrente, oggetto di un suo recente libro. Nel secondo appuntamento nella sala di Officina Arti Audiovisive, Maurizio Mercuri, cinefilo e filmaker ha raccontato dei meccanismi in uso nella Hollywood classica per creare ed alimentare il fenomeno del divismo e poi anche del supporto di cellulosa, delicato ed infiammabile sul quale venivano stampati i film. Per il terzo ed ultimo appuntamento Alberto Ghizzi Panizza, fotografo professionista legato ad un importante brand tecnico ci ha regalato la sua visione del tema.
Ghizzi Panizza è un maestro in quel settore che riassumiamo col termine "macro". Le sue immagini delle damigelle, piccole libellule occhiute, sono bellissime, piene di fantasia e poesia. Negli ultimi anni Alberto ha viaggiato spesso verso il sudamerica salendo sulle Ande dove sorge uno degli osservatori astronomici più importanti del mondo, Paranal. Lassù le particolari condizioni climatiche e i cieli senza inquinamento permettono agli astronomi di osservare l'universo come mai prima è successo. Guardare lontano nello spazio significa osservare il passato, cosa c'è di più vicino all'eternità dell'universo e contemporaneamente più effimero che vedere cose che non esistono più. La luce che arriva ai nostri rilevatori, partita poche decine o milioni di anni fa ci mostra come era il mondo in passato, oggetti cosmici che non esistono più o si sono evoluti in qualcosa di diverso. Le splendide immagini e gli aneddoti di Ghizzi Panizza ci hanno accompagnato per tutta la serata. Alcune stampe sono ancora esposte per qualche giorno nel bar Chrysopolis dove si è svolto l'ultimo incontro del Laboratorio 066. Ora la palla passa ai fotografi intervenuti alle tre serate sperando che siano servite d'ispirazione nell'interpretazione del tema l'effimero e l'eterno. Vedremo i frutti nell'esposizione che si terrà nel prossimo autunno e come si dice in questi casi, buon lavoro e buona luce! post: Corrado Pini web: Alberto Ghizzi Panizza Tema FIAF 2019 - L'effimero e l'eterno Anche se sui canali social del web sempre più spesso si parla di autori prestigiosi, è un piacere incontrare di persona il fotografi che hanno fatto la storia o meglio, che la storia l'hanno raccontata. Di Mauro Galligani però si trova poco materiale in rete, non gli interessa la luce della ribalta, concede poche interviste e rifugge alle esposizioni delle sue fotografie. Si muove volentieri solo per le scuole, per i ragazzi. Eppure Galligani è stato per decenni l'occhio dominante di Epoca, coprendo fin dagli anni settanta gli eventi più importanti. Dieci anni dopo l'ultima visita in terra parmigiana, Galligani è tornato a Colorno ad inaugurare la manifestazione "Dialoghi Fotografici". Nella sala del trono della Reggia il celebre fotogiornalista ha incontrato gli appassionati prima con la proiezione di sue immagini e poi dialogando e raccontando. Impressionante la storia del suo rapimento in Cecenia nel 1977 e dalla sua successiva liberazione dopo quaranta giorni Al termine della serata Galligani si è fermato per autografare il suo prezioso libro "Tempi dell'est" del quale con un gesto delizioso e disinteressato, ha donato una copia ad ognuno. Post: Corrado Pini
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Aprile 2024
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