La pillola di fotografia di giovedì 3 marzo è stata realizzata da Franco Bisceglie per illustrare come è nata e si è sviluppata nel corso degli ultimi 150 anni la fotografia di guerra.
Devo prima sottolineare che la serata si è svolta in presenza presso la nostra sede sociale, cosa non scontata ma che fortunatamente si è verificata vista la diminuzione sostanziale dei contagi nell'ultimo periodo. Franco ha iniziato la sua esposizione dagli albori della fotografia di guerra con la documentazione del conflitto in Crimea a metà del 1800, evidenziando i problemi tecnici che impedivano di realizzare immagini istantanee d'azione in tempo reale, fino ad arrivare ai giorni nostri quando sono le immagini in movimento a documentare l'attualità. Ai fotografi rimane ormai da fare un lavoro più ponderato di analisi critica e approfondimento. La proiezione è stata molto interessante ed apprezzata vista l'attualità dell'argomento e il modo attento e professionale dell'esposizione che ha colpito tutti. Al termine rimane il dilemma dal quale è partito Franco e che lo ha mosso a realizzare questa pillola di approfondimento; fino a che punto il fotogiornalista deve limitarsi a documentare la sofferenza altrui senza intervenire. Le immagini di guerra, una volta divulgate possono davvero muovere nei popoli sentimenti tali da influire sui governi in modo da far cessare i conflitti? E' una questione vecchia quanto la fotografia stessa e che fino ad ora non ha avuto una risposta chiara, forse perché risposta definitiva non esiste. I commenti sono chiusi.
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Aprile 2024
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